Serata in compagnia di Oreste Forno: alpinista, giornalista-pubblicista, scrittore con oltre 20 libri pubblicati (socio accademico del Gruppo Italiano Scrittori di Montagna) e documentarista. Istruttore nazionale di scialpinismo del CAI negli anni 80, è stato il primo italiano a cimentarsi con gli sci sulle alte quote, raggiungendo la vetta del Denali, m 6194 in Alaska, dello Huascaran, m 6768 in Perù e del Pic Lenin, nel Pamir russo m 7134, prima dei tentativi allo Xixa Pangma, montagna di 8013 metri, fermato da incidente a 7000 m, e del Cho Oyu, m 8201, con gli sci fino a 7000 m e poi in vetta a piedi. È stato l’ideatore dell’associazione umanitaria ‘Cime di Pace’ e per sei anni membro della giuria al Premio Letterario Gambrinus-Giuseppe Mazzotti.
Durante la serata verrà proiettato il film “i giorni del Grande Nero”. Spedizione sulla parete Ovest del Makalu (il Grande Nero), montagna di 8467 nell’Himalaya del Nepal, e vuole essere l’occasione per richiamare l’attenzione del pubblico sul fatto che in montagna si muore ancora troppo, e quindi sull’importanza della vita. Tra le immagini molto suggestive di un’impresa al limite dell’impossibile ci saranno i miei interventi con le riflessioni sull’esuberanza di quei tempi e, soprattutto, le indicazioni per una montagna diversa in sintonia con la vita.