Escursione ALTA VIA DELL’ADAMELLO

30Lug(Lug 30)08:3002Ago(Ago 2)18:00Escursione ALTA VIA DELL’ADAMELLO SENTIERO NR. 1 (601)

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Ci ritroviamo a Ponte di Legno presso Sede CAI alle ore 8,30, partiremo alla volta di Saviore dell’Adamello Rifugio Fabrezza.

Escursione aperta ai ragazzi dai 10 ai 15 anni (2014 – 2009)
– POSTI LIMITATI –

1° GIORNO: Dal rifugio Fabrezza al rifugio Prudenzini.

Itinerario: Il percorso si snoda su strade cementate e/o sterrate fino ai laghi, e poi su comodo sentiero molto battuto. Percorso particolarmente scenografico, alle pendici dell’Adamello.

Difficoltà: T+
Dislivello salita: 780m
Dislivello discesa: 0m
Tempo: 2h 30’

 

2° GIORNO: Dal rifugio Prudenzini alla Conca del Miller e del Baitone, rifugi Gnutti, Baitone, Tonolini.

Tappa a interesse faunistico, i Coster della Val Salarno e Miller sono territorio privilegiato per la Pernice bianca, i camosci e gli stambecchi. La Pernice Bianca è un Tetraonide mimetico che vive e nidifica in queste pietraie d’alta quota. Lo stambecco è divenuto simbolo del Parco Adamello in seguito al progetto di reintroduzione del 1995, e che ha consentito a questo regale bovide il ritorno in areale dal quale si era istinto nel 1700.

Itinerario: Dal rifugio Prudenzini, in direzione ovest, il sentiero sale immediatamente il Coster di destra della Val Salarno in direzione passo Miller.

Nella parte iniziale si superano distese erbose e in seguito diversi rivoli d’acqua e una frana che scendono dalle pareti della cima Prudenzini. Nella parte alta del pendio, invece, il terreno diventa morenico, con enormi sassi da superare fino ad un canalino, superato il quale si volge verso sud-ovest per guadagnare una valletta che immette al Passo Miller (2858m.). Si scende con attenzione il primo tratto ripido verso la Val Miller, prestando attenzione ed utilizzando i cordini di sicurezza in loco. Ancora in discesa tra sfasciumi di rocce e più in basso pascoli sassosi fino a raggiungere il fondovalle, ci si sposta sul versante destro orografico tra splendidi corsi d’acqua e costeggiando il lago Miller si raggiunge in falsopiano il rifugio Gnutti (2166m). Si prosegue in direzione ovest costeggiando le pendici meridionali del Corno del Lago (2776m.) e passando per il cosiddetto Passo del Gatto (2103m.), dove alcuni tratti esposti sulla valle sono assistiti da qualche corda metallica (attenzione). Il sentiero si dirige verso nord e, passando tra vari fabbricati di servizio della diga, raggiunge la sponda orientale del lago Baitone (2281m.) dove si trova il rifugio omonimo. Il percorso costeggia brevemente il lago per poi alzarsi verso un salto roccioso che viene superato con numerose curve. Sopra questo salto, in una stupenda posizione verso il lago sottostante e circondato da superbe cime quali il Corno delle Granate (3108m.), la Roccia Baitone (3330m.), i Corni di Premessone (3070m.), la Cima Plem (3182m.), sorge il rifugio Tonolini (2450m.).

Difficoltà: EE
Dislivello salita: 960m
Dislivello discesa: 715m
Tempo: 5h 30’

3° GIORNO: Dal rifugio Tonolini al rifugio Garibaldi in Val d’Avio

Tappa a interesse antropico, la Val d’Avio si impone per la presenza degli imponenti bacini idroelettrici e conseguenti opere di archeologia industriale, ma anche e soprattutto per la maestosità delle pareti nord e ovest dell’Adamello che piombano con un salto di 700 metri sui ghiacciai d’Avio e Venerocolo. L’Adamello con i suoi 3539 metri emerge dall’omonimo ghiacciaio, che è il più vasto d’Italia e l’unico delle Alpi, con il Pian di Neve, ad assumere la configurazione di ghiacciaio scandinavo ad altipiano.

Itinerario: Sul retro del rifugio, si contorna la sonda del lago Rotondo e si risale una valletta tra erba e grossi massi, proseguendo poi su un buon sentiero a mezza costa sulle pendici meridionali del Corno meridionale di Premessone (3022m.). Si passa poco sopra il lago Bianco (2512m.) e, lasciato sulla destra il segnavia per il Passo del Cristallo, si continua sino a raggiunger il lago Premessone (2719m.). Seguendo i segnavia, si sale fra erba e grossi ma facili massi, che portano a raggiungere il Passo di Premessone (2923m.), punto più alto dell’Alta Via, dove si può ammirare uno stupendo panorama verso l’Adamello (3539m.), con le sue maestose pareti nord-ovest. Si prosegue per una piccola cengia e poi ci abbassa lungo un sistema di gradini e cenge sino ad un canalino che porta ad un ripiano di massi e lastroni. Lo si attraversa per poi dirigersi verso una ripida costola erbosa, che scende alla diga del Pantano d’Avio (2378m.). Attraversata la diga e passati tra vari fabbricati di servizio, il sentiero risale verso la cresta nord-ovest dell’Adamello, raggiunge la Bocchetta del Pantano (2650m.) e poi scende verso la morena laterale destra del Ghiacciaio del Venerocolo. Passando tra grossi massi si raggiungono alcune prese dell’acqua, da dove ci alza brevemente sulla sinistra della morena per poi scendere alla diga del Venerocolo (2535m.). Lasciato a destra il segnavia per il Passo Brizio e attraversata la diga, si raggiunge in pochi minuti il rifugio Garibaldi (2553m.), da qui si può godere di una fantastica vista sulla parete nord dell’Adamello, la Cima Plem e il Corno Baitone.

Difficoltà: EE
Dislivello salita: 750m
Dislivello discesa: 650m
Tempo: 5h

 

4° GIORNO: Dal rifugio Garibaldi alla Punta Venerocolo e rientro a Temù

l Monte Venerocolo è una delle cima più elevate del Gruppo dell’Adamello e si trova all’apice della catena che separa il Ghiacciaio Pisgana Ovest dal Ghiacciaio dell’Adamello. A nord del Passo Brizio non ha rivali in altezza e dalla vetta la visione della parete N dell’Adamello e dei vasti ghiacciai che la contornano, è veramente grandiosa. La via normale passa dal vallone sotto il Monte dei Frati e segue poi la facile (F) cresta NW, che presenta un tratto intermedio un poco affilato, ma nulla di particolarmente impegnativo.

Itinerario: Dal Rifugio Garibaldi seguendo il segnavia nr. 42 in circa 2,30 ore si raggiunge la cima Punta del Venerocolo a 3323 mt. Rientro al Rifugio Garibaldi per il pranzo e successivamente si scende verso valle, continueremo a percorre la Val D’Avio, caratterizzata da numerosi laghi artificiali e laghetti naturali. Questo tratto di discesa ha anche una importanza storica in quanto era il percorso seguito dagli alpini durante la Prima Guerra Mondiale per accedere alla prima linea sui ghiacciai.

Difficoltà: T+
Dislivello salita: 775m
Dislivello discesa: 2240m
Tempo: 6h

ATTREZZATURA OBBLIGATORIA: imbrago, moschettoni a ghiera,  sacco-lenzuolo, pila frontale, abbigliamento da alta montagna.

Iscrizioni entro il 22 Luglio 2024

Per info chiamare Devis Kaswalder 331.3614246

Quota di partecipazione € 150,00 € (incluso trasferimento Rifugio Fabrezza, e trattamento di mezza pensione con cena e 1° colazione presso i rifugi: Prudenzini, Tonolini e Garibaldi. Bevande escluse, pranzi al sacco.

a che ora

30/07/2024 08:30 - 02/08/2024 18:00(GMT+02:00)

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